At Huawei Developer Conference (HDC) 2020, Huawei announced HarmonyOS 2.0, which supports more platforms compared to its predecessor. According to the official roadmap, HarmonyOS 2.0 will support devices with up to 128MB RAM, such as smart wearables and other IoT devices. In 2021, It’ll support devices up to 4GB RAM, such as tablets and entry While the Huawei Watch 3's notification support is far better than the Watch GT and older models, you're still limited in the way you can interact with most Android notifications. Unlike Wear OS The Watch 3’s design doesn’t deviate much from Huawei’s previous smartwatches. It’s got a circular 1.43-inch OLED display with a 60Hz refresh rate and a peak brightness of 1,000 nits. Otwórz aplikację Wear OS na telefonie, który chcesz sparować. Kliknij Skonfiguruj. Gdy zegarek uruchomi się ponownie, wykonaj instrukcje wyświetlane na jego ekranie. Wskazówki: Jeśli nazwa zegarka nadal nie pokazuje się na liście, wykonaj te czynności; Aby rozwiązać problemy ze skonfigurowaniem zegarka, wykonaj te czynności Alongside a higher resolution look at the Huawei Watch GT Sport, it’s been confirmed Google’s platform won’t be in use. It’s unclear exactly what Huawei plans to use on this new wearable, but the watch is powered by an ARM-Cortex M4 chipset rather than anything from Qualcomm. Huawei makes very good smartwatches. It's taken a while for us to be able to say that, but since Huawei decided to swap Wear OS for its own in-house software, it's become a serious contender. . Forum Wearable & Connected Android Tech Smartwatches (Non Android Wear / Wear OS) Hey, I got Huawei Watch GT (was bought for me) and the person getting it didn't know it doesn't run Wear OS. Not that I really want Wear OS, but this "Lite OS" that Huawei released feels like a bad joke. The few notifications that show are pushed to the watch as "messages" and nothing is actually compatible. For example: - When I play a song on my phone it shows on the watch that I have "a message with content "Alicia Keys"", which is ridiculous. - Messenger texts show without actually showing who's writing just a black screen with the text and no options or anything. - When someone calls you just see hang up without even seeing who calls. This all feels like a bad joke and looks extremely bad. Is there anything I can do to install Wear OS on that watch or is my only option selling it? 05-01-2019 12:15 PM Same, did u manage to do it? 01-05-2020 12:25 PM I'm sure he didn't. You can't just port Wear OS to a non supported watch with only 128 MB storage and 16 MB RAM. It's more of a fitness tracker with some smartwatch features. 01-05-2020 01:27 PM Forum Wearable & Connected Android Tech Smartwatches (Non Android Wear / Wear OS) Install Wear OS on non-android watch (GT) Similar Threads Replies: 20 Last Post: 05-07-2019, 11:29 AM Replies: 3 Last Post: 05-04-2019, 10:22 AM Replies: 2 Last Post: 05-01-2019, 05:03 PM Replies: 2 Last Post: 05-01-2019, 01:45 PM Replies: 1 Last Post: 05-01-2019, 01:04 PM LINK TO POST COPIED TO CLIPBOARD A novembre dello scorso anno Huawei ha svelato per il mercato nostrano Huawei Watch GT 3, lo smartwatch HarmonyOS che pone particolare interesse sulla salute e sullo sport. Ora, a poco più di sei mesi di distanza dal modello base e a circa un mese dall’annuncio in Cina, è giunto in Itala anche il Huawei Watch GT 3 Pro. Abbiamo avuto modo di provare per voi la versione più lussuosa dello smartwatch, con cassa e cinturino in ceramica bianca. Quali sono le differenze con il modello base? Il Huawei Watch GT 3 Pro in arrivo nel nostro mercato in cosa differisce rispetto alla variante venduta in Oriente? E soprattutto, vale la pena acquistarlo? Classe ed eleganza di un’altra lega Come anticipato in apertura abbiamo ricevuto in prova la variante in ceramica di Huawei Watch GT 3 Pro con anche il cinturino in ceramica e… wow! Questo modello ha una cassa da 43mm ed un attacco per cinturini standard da 20mm quindi è relativamente compatto al polso, tuttavia il peso di 50g (cinturino escluso) devo ammettere che si fa sentire: i materiali premium hanno una certa consistenza, tenetelo a mente. La versione in titanio è disponibile con cassa da 46mm, cinturini da 22mm ed una batteria più grande ma nonostante questo ha quasi lo stesso peso (54g). La cassa ed il cinturino (in questo caso che spazia tra 130 e 190 mm) sono realizzati interamente in ceramica lucida con alcuni accenti dorati in acciaio inossidabile. La ghiera dorata ha 24 lunette, posizionate ognuna a mezz’ora di distanza attorno al quadrante protetto in vetro zaffiro, lo stesso materiale utilizzato anche per proteggere la sensoristica posta sul lato a contatto con il polso. La corona girevole posta in corrispondenza delle ore due è comoda per la navigazione nel sistema e restituisce una vibrazione secca e precisa. Il tasto secondario posto più in basso è riprogrammabile. Esistono pochissimi smartwatch come Huawei Watch GT 3 Pro che hanno un design così elegante ed una costruzione che li mette in diretta competizione con gli orologi classici. Questa versione è forse più adatta alla vita di tutti i giorni ed alle grandi occasioni. Si può utilizzare ovviamente per l’attività fisica ma, se cercate principalmente uno sportwatch, a livello di design il modello in Titanio e soprattutto il Huawei Watch GT Runner sono più a loro agio in una palestra. Si tratta di un accessorio che strizza sicuramente l’occhio più al pubblico femminile, anche se credo che con il giusto cinturino sia in grado di fare la sua figura al polso di chiunque. Huawei include nella confezione anche delle maglie extra ed un utile cacciavite che vi permetterà di aggiungere o rimuovere segmenti al cinturino in autonomia, senza per forza dover andare da un orologiaio o gioielliere. Nonostante tutto, Huawei ha certificato anche questa variante per l’immersione fino a 30m di profondità (5ATM) e contro l’ingresso di acqua e polvere secondo lo standard IP68, non sarà quindi un problema utilizzarlo in piscina, per gli allenamenti di nuoto o apnea. Una conferma lato hardware Parlando di hardware e tecnologia, questo smartwatch non porta con sé enormi sorprese rispetto agli altri recenti modelli della gamma Watch e Watch GT di Huawei. Lo schermo AMOLED da 1,33″ mantiene la stessa risoluzione di 466×466 pixel del modello con cassa da 46mm, di fatto risultando ancora più nitido. Non ci sono stati forniti dati ufficiali riguardo alla luminosità massima del pannello, tuttavia possiamo assumere si tratti della stessa unità di Huawei Watch 3 in grado di toccare i 1000 nit per una perfetta leggibilità anche in battuta di sole. È possibile impostare un always-on display e finalmente posso confermarvi che il consumo di batteria extra, per quanto ancora presente utilizzando la funzione, non rappresenta un problema come avevo segnalato al lancio di Watch 3 (sicuramente si trattava un problema di ottimizzazione del software, ormai più maturo). Anche l’accensione automatica del display con la rotazione del polso funziona molto bene, rispondendo in modo istantaneo alla gesture. A giudicare dai 2GB di memoria RAM e dai 4GB di memoria interna, oltre che dalla velocità generale dello smartwatch, suppongo sotto il quadrante sia montato lo stesso chip HiSilicon Hi6262 di tutti gli altri modelli di orologio intelligente Huawei annunciati negli ultimi 12 mesi. Un’ottima conferma in quanto i wearable del brand sono sempre stati a mio parere tra i più reattivi e fluidi disponibili sul mercato nonostante una suite di funzionalità davvero estesa. Presenti connettività Bluetooth GPS dual band e chip NFC, anche se quest’ultimo al momento non è utilizzabile in Italia per i pagamenti. Mancano invece Wi-Fi e connettività dati tramite eSIM, esattamente come gli altri esponenti della gamma Watch GT e principale differenza dei prodotti della serie da Watch 3 e Watch 3 Pro. Il sistema di sensori TruSeen lo stesso di Watch GT Runner, comprende 8 fotodiodi disposti a cerchio per minimizzare il livello di interferenza dalla luce esterna. Anche gli algoritmi di rilevamento dei parametri della salute sono stati migliorati per eliminare al meglio i disturbi e garantire la massima precisione. Huawei afferma di aver raggiunto un livello di precisione del 97% entro il limite di 10bpm anche in caso di allenamento ad alta intensità (HIIT). Immancabili tutti i sensori che vi aspettereste da uno smartwatch moderno top di gamma: presenti accelerometro, giroscopio, bussola, altimetro (sensore della pressione atmosferica), un cardiofrequenzimetro in grado di stimare anche l’ossigenazione del sangue SpO2 e un termometro per la temperatura cutanea. La variante cinese di Watch GT 3 Pro permette di effettuare e registrare anche gli ECG oltre che rilevare l’Afib (fibrillazione atriale) in tempo reale, funzione purtroppo mancante nel modello internazionale. Peccato, sarebbe stato un vero punto di differenziazione dalla maggior parte della concorrenza e dagli altri orologi del marchio. Continuano ad essere presenti l’ottimo speaker ed il microfono dedicati alle chiamate ed all’interazione con l’assistente vocale Voice AI, utile per molte funzionalità base ma ancora lontano dai giganti del settore (leggasi Google Assistant, Amazon Alexa e Siri di Apple). Autonomia: è importante scegliere il modello più adatto a voi Per quanto non mi possa assolutamente lamentare dell’autonomia degli smartwatch Huawei, in fondo superano di gran lunga l’orologio Wear OS che utilizzo quotidianamente, la batteria da soli 292mAh di Watch GT 3 Pro in questa costosa versione è un po’ sottotono. L’azienda promette fino a 7 giorni di autonomia con un utilizzo leggero. Io personalmente ho quasi sempre superato i tre giorni ma non sono mai giunto alla conclusione del quarto. Il modello grande possiede 530mAh e l’azienda dichiara fino a 14 giorni con stesse funzionalità dello smartwatch da noi provato. Se lo si usa intensamente, dunque, anche con GPS e lunghe sessioni di allenamento è quasi sicuro vada ricaricato al secondo giorno. Bene ma non eccellente, valutate anche questo prima di decidere quale variante di Watch GT 3 Pro fa maggiormente al caso vostro. La ricarica avviene in meno di 85 minuti con la base wireless inclusa nella confezione, la quale ha un magnete veramente forte e che assicura il corretto posizionamento dell’orologio. Ancora una volta troviamo un cavo USB Tipo-A non removibile, obbligandovi ad acquistare una nuova base in caso di danneggiamento del sottile cavetto. Compatibile con la ricarica wireless Qi fino a 10W, è possibile ricaricare l’orologio anche utilizzando la modalità di condivisione di uno smartphone o con delle basi compatibili generiche. HarmonyOS non è cambiato… per fortuna! Un’altra piacevole conferma la ritroviamo in HarmonyOS sistema operativo sviluppato in casa da Huawei dopo il ban americano e utilizzato da noi solamente su wearable e tablet (in Cina ha esordito anche sugli smartphone). Scattante, veloce, rapido, è uno sei software per wearable migliori di sempre e più dispositivi ho modo di provare più ne sono convinto. Se sugli smartphone lascia un po’ l’amaro in bocca agli utenti legati a determinati servizi, sui tablet e soprattutto sugli smartwatch HarmonyOS mostra il meglio di sé. In questa specifica versione manca il negozio di applicazioni AppGallery in quanto non presente una connettività di rete standalone. Lo store è comunque accessibile dall’applicazione Huawei Health sullo smartphone, compatibile con Android iOS e necessaria al corretto funzionamento dell’orologio. Purtroppo ad oggi sono ancora presenti pochissime applicazioni di terze parti, Huawei dovrebbe convincere ed incentivare più sviluppatori a darsi da fare ma non è facile. È possibile rispondere alle notifiche di messaggio (anche Telegram, WhatsApp e altre piattaforme) direttamente dall’orologio ma utilizzando solamente delle emoji o le risposte predefinite modificabili dall’applicazione per smartphone. Non c’è una tastiera e non è presente la dettatura dei messaggi a voce. Un vero peccato. Se separato dallo smartphone può comunque fungere da lettore musicale collegando un paio di auricolari Bluetooth, registra i dati biometrici e ovviamente permette l’utilizzo delle funzionalità fitness. Si possono registrare più di 100 diversi sport e allenamenti, alcuni in modo veramente accurato come il golf o l’apnea. Huawei ha studiato ed implementato una delle soluzioni migliori disponibili per il fitness tra i prodotti mainstream , escludendo quindi i puri sportwatch come ad esempio i Garmin et similia. Presente la lettura 24 ore su 24 di battito cardiaco, ossigenazione del sangue (SpO2), temperatura e stress. Il tracciamento del sonno avviene in modo preciso e accurato. Questo preciso modello di Watch GT 3 Pro a mio parere è un po’ pesantuccio e fastidioso da indossare la notte, anche se non ci si mette molto ad abituarsi. La visualizzazione dei dati è possibile direttamente dall’orologio, me se è di vostro interesse entrare nel dettaglio dovrete affidarvi a Huawei Health sullo smartphone. Conclusioni Huawei Watch GT 3 Pro è il tassello che mancava nella lineup di wearable del marchio, posizionato come alternativa premium a Watch GT 3 e Watch GT Runner, senza però includere tutte le funzioni della serie regina che comprende Watch 3 e Watch 3 GT dotati di connettività più completa. Questa versione particolare realizzata quasi interamente in ceramica costa ben 599,90 euro, non punta a raggiungere un ottimo equilibrio tra qualità e prezzo. Si tratta di un prodotto speciale, un gioiello hi-tech che non ha paura di entrare in una fascia di prezzo accessibile a pochi per risultare ancora più esclusivo. La competizione a questo prezzo riguarda principalmente alcune versioni di Apple Watch, che però non potete utilizzare con uno smartphone Android, e i Garmin della Gamma Fenix, però meno eleganti e più orientati agli sportivi estremi. I più attenti al portafoglio e meno al design farebbero meglio ad affidarsi alle altre versioni con cassa da 46mm, più prestanti a livello di autonomia e dal prezzo più contenuto. Esiste una versione di Huawei Watch GT 3 Pro con cassa in ceramica bianca e cinturino in pelle che vi farà risparmiare 100 euro, soluzione che trovo più sensata se comunque avete intenzione di sostituire tale cinturino con uno di terze parti. Varianti escluse, però, come si comporta questo smartwatch? Come anticipato nella sezione software, i wearable Huawei con HarmonyOS sono tra i miei preferiti. Fluidi, veloci, reattivi, con una durata della batteria comunque superiore agli avversari Wear OS, mantenendo praticamente tutte le stesse funzionalità. Il negozio di app è meno fornito, è vero, e per scaricare nuovi quadranti sarete obbligati a passare per l’app Huawei Health sullo smartphone. A livello di hardware siamo di fronte ad un display bellissimo, colorato e luminoso, il testo appare sempre chiaro e i quadranti non appaiono mai “pixellati” o “palesemente digitali”, serve un’analisi ravvicinata con schermo acceso per capire che si tratta di uno smartwatch e non di un elegante orologio da polso classico. Bene l’aumento di memoria rispetto alla versione Runner. Non è comunque, nemmeno nella variante meno costosa, un prodotto adatto a tutte le tasche e si tratta di un dispositivo che vuole competere direttamente con Samsung Galaxy Watch4 ed Apple Watch Serie 7. In alcune cose riesce meglio dei diretti avversari, in altre meno. Sta all’utente finale valutare se una spesa di questo tipo sia necessaria per soddisfare le proprie esigenze ma, per quanto mi riguarda, per un prodotto di questa qualità sarei disposto ad investire! Stało się! Huawei, tak jak przewidywano, rezygnuje z platformy Wear OS (zwanej wcześniej Android Wer), którą stosowało w dwóch wcześniejszych generacjach swoich smart zegarków. Nowy Huawei Watch GT proponuje własny systemik – LiteOS. Mówiło się, że z kolei Samsung przejdzie na soft Google’a, ale Galaxy Watch pozostał przy Tizenie. Czy to dobrze dla rynku, że chiński gracz stworzył całkowicie oddzielny projekt? Dwa nowe smartwatche zaproponują znany schemat dwóch wariantów – klasycznego i sportowego. Zerknijmy na nowe propozycje zademonstrowane w Londynie. Pod jednym względem zastosowanie własnego software’u wyszło na korzyść wearables od Huaweia. To czas pracy na jednym ładowaniu. Wear OS po poprawkach wydłużył działanie zegarków, ale LiteOS przebija propozycję Google. W najekonomiczniejszym trybie osiągnie nawet miesiąc pracy, ale nie sugerujmy się tymi wynikami, bo mowa o działaniu bez ciężkich aplikacji ub aktywnych modułów analizujących aktywność. Dodam tu od razu, że LG pomysłowo rozwiązało problem baterii w swoich Watch W7, stosując w nim fizyczne wskazówki. Najpierw specyfikacje. Huawei Watch GT wygląda jak połączenie klasycznego, eleganckiego zegarka z modelem inteligentnym oraz sportowym (zależnie od wersji). Stylistyka plus okrągły wyświetlacz to już pewne trendy i standard w segmencie smart, więc nie robią już aż takiego wrażenia jak kiedyś. Ważne, że wszystko wygląda schludnie i estetycznie (trochę paski psują efekt, ale tylko te od kompletu, bo wybór do personalizacji jest całkiem szeroki). Wyświetlacz AMOLED ma prawie cala (454 x 454), a koperta ze stali nierdzewnej i ceramiczną ramką grubość mm. Przyciski nie są obrotowe, bezel też nie, więc nie ma tu żadnych wyróżników. W zasadzie to nic rewolucyjnego. Ładny smartwatch z własnym oprogramowaniem, które oczywiście współpracuje ze smartfonami iOS lub Androidami. GT jest znacznie smuklejszy od poprzedników, za co były krytykowane. Ekran zabezpieczono czym na wzór diamentowego pokrycia, by zabezpieczyć przed zarysowaniami. Panel jest naturalnie dotykowy, a w systemie LiteOS wszystko, co najważniejsze. Aplikacji nie będzie zbyt dużo, bo to dopiero start propozycji. Pod tym względem projekt przegrywa z konkurencją wyraźnie. Na szczęście dla użytkowników nic wewnątrz nie brakuje. Nawet apki fitness przypominają trochę pierścienie aktywności z Apple Watcha (widać wyraźnie, że Huawei się nimi inspirowało). Producent dokonał odważnego kroku z własnym softem, bo przez to propozycja będzie wyglądała bardziej jak pierwsza generacja smartwatcha. Niejako takową jest. Dopiero dopracowany system pokaże możliwości sprzętu. Na ten moment menu, odświeżanie oraz interfejs są ponoć lekko toporne. Huawei ma jednak pewność, że oferta będzie atrakcyjna. Aż sześć diod LED ma pomóc monitorować pracę serca z wykorzystaniem algorytmów TruSeen (teraz każdy je jakość nazywa). Do tego GPS, Glonass, Galileo lub Beidou (Chiny) do śledzenia lokalizacji oraz zestaw czujników do śledzenia aktywności (outdoor i indoor): akcelerometr, żyroskop, kompas, wysokościomierz i sensor ciśnieniowy. Zabraknie modułu NFC do mobilnych płatności. Odczyt powiadomień, śledzenie ruch oraz wypoczynku – to, co podstawowe jest. Zabraknie integracja ze Strava i innymi serwisami sportowymi, co Huawei musiał wziąć pod uwagę przy rezygnacji z Wear OS. Są też tarczki, ale tutaj znów pewne ograniczenie, bo nie ma potężnej bazy ze sklepiku Google. Wszystko wygląda tak, jakby Huawei prezentował w Londynie sprzęt do sprzedaży w Chinach… Z włączonym namierzaniem i monitorowaniem ruchu tracker wytrzyma ciągły zapis 22 godzin treningu. Bez tego aż 30 dni (wsparcie AI w rozpoznawaniu braku aktywności dla czujników), ale co po tym, jak nie ma zalet smartwatcha, czyli pełnego dostępu do przeróżnych programików. Wear OS jaki jest, taki jest, ale wolę częściej ładować, ale mieć pełen potencjał. Huawei woli zaoferować wszystko co samo może dostarczyć, a resztę pomija. Co prawda, jest pełen zakres odczytu różnych dyscyplin (bieganie, rower, podróże, a nawet basen z rozpoznawaniem powtórzeń), ale mi to nie wystarcza. Szczerze mówiąc, zawiodłem się, ale pozostaje nadzieja, że niesłusznie, ponieważ bazuję na materiałach prasowych, a nie oceną urządzenia z bliska. Huawei Watch GT nie ma odmiany z LTE i wygląda jakby kierował się strategią budżetowych bransoletek od azjatyckich tygrysów. Ma pokonać konkurencję ceną: 199 i 249 euro odpowiednio za model GT Sport i GT Sport. A może pojawi się za jakiś czas wersja z Wear OS? źródło: Huawei Huawei dalej realizuje własną wizję na smartwatcha. Sprawdzamy najnowszego Watch'a GT 2 z dużym ekranem i świetną baterią. Huawei w chwili obecnej jest jednym z największych na świecie producentów telefonów komórkowych oraz elektroniki użytkowej. Chińskie przedsiębiorstwo od wielu lat specjalizuje się w budowie modemów sieci 3G, 4G LTE oraz 5G, a także infrastruktury sieciowej i rozwiązań serwerowych. Przeciętny użytkownik poznał markę Huawei w okolicach 2014 roku, kiedy to na rynku zaczęło pojawiać się coraz więcej smartfonów z charakterystycznym czerwonym logo na obudowie. Ekspansja na rynki zachodnie przebiegła bardzo szybko. Jedynie w USA Huawei stał się bardzo rozpoznawalny, ale nie ze względu na produkty, jakie oferuje, a aferę związaną z podejrzeniem o szpiegostwo. Huawei angażuje się w tworzenie smartwatchy i inteligentych opasek praktycznie od początku ich istnienia. Pierwsze inteligentne zegarki chińskiego producenta oparte były na systemie Wear OS zaktualizowanym z Android Wear'a, który posiada wiele wad i niedoskonałości. Huawei zdawał sobie z tego sprawę i w zeszłym roku po raz pierwszy zobaczyliśmy Watch'a GT opartego na autorskim systemie Lite OS, który zaprezentował nową wizję chińskiego giganta na smartwatche. Huawei podobnie, jak Samsung postawił na własną platformę, ale na tym podobieństwa się kończą. Zobacz również:AliExpress: smartwatche do 200 złotych - parametry zrobią na Tobie wrażenie [ najlepsze składane smartfony w 2022 roku! Sprawdź, na co warto zwrócić uwagę Po niespełna roku na rynku debiutuje Huawei Watch GT drugiej generacji, który rozwija wizję zaprezentowaną wraz z pierwszym Watch'em GT. Urządzenie wyróżnia się świetnym ekranem AMOLED, autorskim systemem operacyjnym, rozbudowanymi funkcjami oraz rewelacyjnymi czasami pracy na pojedynczym ładowaniu. Sprawdzamy, jak Watch GT 2 znosi trudy codziennego użytkowania. Huawei Watch GT 2 - Cena i dostępne konfiguracje Huawei Watch GT 2 w chwili obecnej sprzedawany jest w przedsprzedaży. Podobnie, jak w przypadku poprzednika producent bardzo rozsądnie skalkulował cenę. Za Watch'a GT 2 trzeba zapłacić 899 zł, dzięki czemu jest on tańszy do rozwiązań konkurencji. Nawet dwuletni już Apple Watch Series 3 w wersji z 38 mm kopertą jest o 100 zł droższy. Dodatkowo wszyscy użytkownicy, którzy zdecydują się na zakup w przedsprzedaży otrzymają bardzo ciekawy gratis. Mowa o słuchawkach bezprzewodowych Huawei FreeLace, które wycenione są na 339 zł. Regularna sprzedaż Huawei Watch GT 2 startuje 28 października. Huawei Watch GT 2 w chwili obecnej sprzedawany jest w Polsce w większej wersji z 46 mm kopertą. Do testów otrzymaliśmy zegarek wraz z dwoma paskami - brązowym skórzanym i czarnym silikonowym, dzięki czemu mogliśmy zbudować wersję Classic oraz Sport. Huawei Watch GT 2 - Zawartość zestawu Huawei doskonale wie, jak zrobić dobre pierwsze wrażenie, a Watch GT 2 jest tego doskonałym przykładem. Urządzenie dostarczane jest w dużym, czarnym opakowaniu. Na górze umieszczono podobiznę urządzenia oraz nazwę modelu. Na spodzie znajdziemy jedynie najważniejsze informacje i numer seryjny urządzenia. Po otwarciu opakowania naszym oczom ukazał się bardzo estetycznie zapakowany zegarek. W skład zestawu wchodzi: Zegarek Huawei Watch GT 2 z wybranym paskiemStacja dokująca do ładowania (magnetyczna)Przewód USB Typu C > USB Typu AInstrukcje obsługi W naszym przypadku w pudełku znaleźliśmy również drugi silikonowy pasek. Nieco dziwi, że Huawei nie dołącza do zestawu nawet najprostszej ładowarki. Producent wychodzi widocznie z założenia, że każdy użytkownik ma stary zasilacz, który może wykorzystać do ładowania zegarka. W tym celu wystarczy nawet najzwyklejsza 5 W ładowarka. Huawei Watch GT segna un importante cambio di rotta per l’azienda cinese nel settore degli smartwatch. È infatti il dispositivo che segna l’abbandono di Wear OS di Google a favore di un sistema operativo proprietario. Una scelta che, pur penalizzando un po’ l’utente per quanto riguarda le applicazioni da poter installare, dall’altra esalta un aspetto cruciale per questo genere di prodotti, ovvero l’autonomia. In Italia viene venduto a 199 euro, una cifra certamente importante ma comunque inferiore ai due principali concorrenti. Il Galaxy Watch di Samsung è stato infatti posizionato oltre i 300 euro, mentre Apple Watch Serie 4 parte da 439 euro. Un vantaggio importante per il Huawei Watch GT, che però presenta un design meno “trasversale” rispetto ai competitor, adattandosi più al pubblico maschile che a quello femminile. Di contro però è uno smartwatch decisamente completo, soprattutto in ambito sportivo: impermeabile fino a 5 atmosfere, per cui adatto anche per il nuoto; in grado di monitorare anche costantemente il battito cardiaco; non manca il GPS con tanto di supporto ai sistemi GLONASS e Galileo, per cui manna dal cielo per chi fa jogging; il software Huawei Health da installare sullo smartphone ha finalmente raggiunto una certa maturità; il display AMOLED è perfettamente visibile anche all’aperto. Design e vestibilità La cassa è realizzata in metallo, mentre la ghiera frontale in ceramica: al tatto si percepisce la cura riposta da Huawei nella costruzione. Il quadrante è da 46 mm, e questo fa immediatamente capire come si tratti di uno smartwatch fondamentalmente pensato per un pubblico maschile. È comunque molto comodo da indossare, grazie al cinturino in silicone, allo spessore di 10,6 mm e al peso di appena 46 grammi. Portandolo al polso tutto il giorno non ho percepito alcun fastidio, se non una leggera sensazione di calore quando si attiva il sensore per il battito cardiaco. Sul lato sinistro del quadrante sono presenti due pulsanti fisici, che servono a interagire con il software. L’impermeabilità fino a 5 atmosfere è un vantaggio non da poco, l’ho portato con me in piscina senza riscontrare alcun tipo di problema. Nella confezione di vendita, oltre allo smartwatch, viene fornita la piccola basetta magnetica per la ricarica della batteria, con il connettore posto sul retro della cassa, comodo da raggiungere. Huawei Watch GT viene inoltre venduto nella colorazione nera ritratta nelle immagini e in quella argentata con cinturino in pelle. Anche in questo caso, una scelta che strizza l’occhio soprattutto al pubblico maschile. Insomma, da un punto di vista estetico il design è quello di un orologio per lo sport, che però non sfigura indossandolo nella quotidianità, anche perché c’è un aspetto importante da considerare: il cinturino può essere tranquillamente sostituito da uno qualsiasi standard con aggancio da 22 mm. Software e funzionalità Come detto in apertura, Huawei ha scelto di abbandonare Wear OS integrando nel Watch GT un sistema operativo proprietario. Il software è decisamente intuitivo, ci si muove nell’interfaccia sfruttando i pulsanti fisici e ovviamente il touch-screen. Con una pressione prolungata sul display è possibile cambiare quadrante, la scelta è abbastanza ampia e le “watch face” sono ben realizzate, anche se non c’è uno store da cui scaricarle come avviene invece con l’OS di Google. Con uno swipe dall’alto verso il basso si accede a una sorta di tendina con tutta una serie di scorciatoie: dalla luminosità dello schermo al pulsante per entrare nelle impostazioni. Con uno swipe verso destra invece si accede alle informazioni sul battito cardiaco, con un vero e proprio grafico qualora sia attivo il monitoraggio continuo. Proseguendo sempre verso destra si arriva alla schermata delle previsioni del tempo, con le località che possono essere impostate manualmente o in automatico attraverso la localizzazione GPS. Huawei Watch GT riceve le notifiche dallo smartphone e dà la possibilità di leggerle direttamente dallo smartwatch. Non è possibile però rispondere, un po’ come avviene per le telefonate: è possibile visualizzare chi ci sta chiamando, ma la telefonata bisogna gestirla sempre dal telefono. In tal senso, Wear OS è certamente più completo, anche se personalmente ho sempre trovato scomodo gestire questi aspetti dai piccoli display degli orologi. Con il pulsante fisico in basso a destra si accede alla parte sportiva. Prima di effettuare una corsa, di fare una nuotata o magari di iniziare a pedalare in bicicletta, è possibile attivare il monitoraggio specifico per l’attività. Il tracciamento l’ho trovato abbastanza preciso, non ai livelli di prodotti come i Garmin, ma decisamente buono. Tutti i dati vengono poi sincronizzati con l’applicazione Huawei Health: può essere installata sia su Android che su iOS, presenta un’interfaccia semplice e intuitiva e può interfacciarsi con servizi di terze parti come MyFitnessPal. Poco da dire sulle prestazioni in senso stretto dello smartwatch. Nonostante sulla carta l’hardware non faccia gridare al miracolo (128 Megabyte di memoria interna e 16 Megabyte di RAM), non ho mai riscontrato impuntamenti o incertezze. Da questo punto di vista il sistema operativo di Huawei fa la differenza, essendo stato pensato e realizzato appositamente per il Watch GT. Non manca la funzionalità di monitoraggio del sonno. Display e autonomia Sulla parte frontale c’è un display da 1,39 pollici realizzato con tecnologia AMOLED e caratterizzato da risoluzione di 454 x 454 pixel, di forma circolare. Poco da dire su questo pannello: ottima la luminosità così come la visibilità all’aperto, anche sotto la luce diretta del sole. Molto buono il trattamento oleofobico del vetro che lo protegge, che quindi non trattiene le impronte. L’altro contrasto garantito dalla tecnologia AMOLED risulta cruciale per la leggibilità su pannelli così piccoli e gli angoli di visuale sono praticamente assoluti. L’unica pecca è l’assenza di una modalità always-on, che su uno smartwatch farebbe davvero molto comodo. Per poter visualizzare al volo l’orario, ad esempio, occorre ruotare il polso per far accendere automaticamente lo schermo. Un sistema che funziona bene ma è certamente meno immediato dell’always-on. L’autonomia rimane però il vero punto di forza del Watch GT. È possibile infatti raggiungere le due settimane di utilizzo continuo con una singola carica, anche usufruendo del sistema di monitoraggio del sonno. Un risultato incredibile, irraggiungibile per qualsiasi smartwatch basato su Wear OS, ma che non viene ottenuto neanche dal Galaxy Watch di Samsung e dall’Apple Watch Serie 4. Attivando il GPS e quindi puntando soprattutto sull’utilizzo sportivo, è possibile raggiungere le 12/13 ore lontani dalla presa elettrica. Anche in questo caso, un dato notevole, senza dimenticare come la basetta per la ricarica in dotazione sia in grado di portarlo da 0% a 100% in meno di 2 ore. Insomma, a differenza di quanto visto con buona parte degli altri smartwatch, con il Watch GT non sarà necessario convivere quotidianamente con il caricabatterie. Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo? Non ci sono dubbi sul fatto che il pubblico sportivo amatoriale possa trovare nel Watch GT lo smartwatch ideale. Considerando la grandezza del quadrante e il design, si tratta di un prodotto che può incontrare più facilmente i gusti del pubblico maschile. In ogni caso, come abbiamo visto nella recensione, è uno smartwatch in grado di accompagnare in maniera assolutamente soddisfacente l’utente anche nella quotidianità. I 199 euro richiesti di listino, pur rappresentando un prezzo importante, sono tutto sommato in linea con quanto offerto complessivamente. La scelta di abbandonare Wear OS è stata coraggiosa ma alla fine ha pagato. Non ci sono dubbi sul fatto che l’assenza di uno store di applicazioni possa rappresentare un limite importante per alcuni utenti che sono abituati a utilizzarne di specifiche su uno smartwatch, ma il salto in avanti compiuto dall’autonomia (senza peraltro rinunciare a tutte le funzionalità più importanti) vale questo sacrificio.

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